28.09.2010. – SANITÀ, IN CAMPANIA ARRIVA LA STANGATA – FIRMATO IL DECRETO: ECCO IL SUPERTICKET –

tassaNAPOLI (28 settembre) – Da venerdì scatta l’aumento dei ticket. Il presidente della Regione Stefano Caldoro, commissario della sanità, ha firmato il decreto che introduce i nuovi importi. «Si parte», conferma il subcommissario Giuseppe Zuccatelli.
L’aumento riguarda le ricette dei farmaci, le visite specialistiche e i «codici bianchi» dei pronto soccorso. Con queste misure la Regione intende fronteggiare il pesante deficit della sanità anche in vista del vertice del 13 ottobre a Roma.
Per quanto riguarda i farmaci, il decreto prevede un rincaro di 2 a ricetta che si aggiungono all’euro e 50 centesimi che già si pagano dal 2004. In totale, il ticket passa a 3,5 euro. La misura più forte riguarda i «codici bianchi». Si passa da 25 a 50 euro, un rincaro del cento per cento. «È una misura anti-evasione», la definiscono i tecnici del commissariato. Con l’aumento del ticket Palazzo Santa Lucia intende agire su un doppio binario: da un lato fare cassa, dall’altro porre rimedio alla cattiva prassi dei ricorsi impropri ai pronto soccorso.
Il metodo che classifica in colori i livelli di emergenza assegna al «codice bianco» il carattere di «nessuna urgenza». In sostanza, non è necessario recarsi al pronto soccorso. Basterebbe rivolgersi al proprio medico. Purtroppo non sempre è così. Anzi, secondo i dati del commissariato alla sanità i ricorsi impropri sfiorano il milione di casi. Insomma negli ospedali campani c’è un eccesso di «codici bianchi» che condiziona l’attività dei medici e sul piano gestionale non garantisce un corretto uso delle risorse umane, strutturali ed economiche.
In Campania si ricorre ai pronto soccorso per eludere i tempi lunghi delle liste d’attesa ma anche per la notoria difficoltà a rintracciare il medico di famiglia in tutte le ore della giornata (fuori orario di studio spesso i medici non rispondono neanche al telefono). Attualmente il «codice bianco» prevede un ticket di 25 euro ma in realtà la percentuale di chi paga è bassissima. Da qui la decisione di raddoppiare il costo fino a 50 euro. «Ma si tratta di un ticket omnicomprensivo», spiega Zuccatelli. L’importo è infatti comprensivo sia della visita che di eventuali prestazioni specialistiche (per esempio analisi di laboratorio, diagnostica strumentale). «Speriamo che questa misura – aggiunge il sub-commissario – sia un deterrente contro l’assalto ai pronto soccorso».
Il decreto firmato ieri da Caldoro introduce infine un nuovo ticket, quello per le visite specialistiche, per le quali si pagheranno 5 euro. Il decreto salvaguarda le fasce deboli perchè l’aumento non riguarderà disoccupati, pensioni minime e sociali, reddito Isee fino a 10mila euro tenendo conto delle condizioni familiari. Il gettito previsto è calcolato in 200 milioni l’anno. Attraverso queste misure la Regione intende far fronte al pesantissimo debito della sanità che ammonta a circa 5,5 miliardi di euro. Con questo decreto e con l’applicazione del piano ospedaliero Caldoro vuole presentarsi con le carte in regola al vertice del 13 ottobre.
L’obiettivo è ottenere lo sblocco delle risorse: in gioco ci sono 500 milioni di fondi Fas e 2,5 miliardi di risorse ordinarie.
Nel frattempo, nella sanità regna la confusione. Da tre settimane i farmacisti sono in sciopero: protestano per il ritardo nei pagamenti. Problemi pure nella specialistica. Per lo sforamento dei tetti di spesa i centri privati per la riabilitazione e la diagnostica d’immagine fino al 31 dicembre prossimo forniranno le prestazioni soltanto a pagamento.
di Paolo Mainiero

Fonte: ilmattino.it

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