Una uomo si è rivolto all’Aidacon per avviare un procedimento giudiziario e per ottenere i danni nei confronti della moglie , nonché del famoso social network Facebook.In particolare, precisa il Segretario Generale dell’Aidacon Avv. Carlo Claps, l’uomo ha scoperto che la moglie avrebbe attivato un account con il nominativo del marito, esponendo una sua foto. Dopo circa due mesi, la moglie avrebbe instaurato contatti con più amici di vecchia data del marito ed artatamente – spacciandosi per il coniuge – avrebbe ottenuto informazioni personali dello stesso, si sarebbe fatta rivelare aneddoti e racconti relativi al passato.
Oltre a scoprire piccole marachelle del passato (uso di droghe leggere) ha altresì appreso che il marito ha partecipato ad un incontro un anno addietro con un transessuale in occasione di un addio al celibato di un amico, quand’era già sposato.
A seguito di tanto, la Signora ha deciso di intraprendere una causa per ottenere il divorzio. Tra l’altro, il marito – non essendo un utente del social network – ha scoperto il fatto solo dopo aver incontrato un suo amico il quale gli ha ricordato/rivelato una serie di conversazioni effettuate su facebook.
Subito dopo il marito ha constatato che la foto ed il nominativo dell’account effettivamente appartenevano a lui, con la conseguenza che la moglie non ha potuto far altro che confessare la sostituzione di persona.La moglie, quand’anche consigliata ad oscurare l’account, non ha mai rilasciato al marito le credenziali dell’account stesso e quest’ultimo già si è rivolto a Facebook per ottenere l’oscuramento del suo finto account.
Il caso di specie rappresenta una grave violazione della privacy, aggravata dal fatto che un soggetto ha dolosamente creato un profilo utente di altra persona per sostituirsi ad essa ed entrare nella sfera personale più intima. Tra l’altro, è da sottolineare anche la responsabilità del famoso social network, il quale si è rivelato troppo vulnerabile e privo di adeguate barriere di sicurezza volte a garantire i propri utenti.
L’Aidacon, che recentemente si era già occupato di un noto caso che aveva coinvolto facebook, con i propri legali, procederà innanzi all’Autorità Giudiziaria per ottenere il risarcimento dei danni subiti e per far si che il social network provveda urgentemente ad adeguare le misure di sicurezza per garantire la privacy dei propri iscritti.
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