La Romeo, gestore del patrimonio immobiliare di Palazzo San Giacomo, è in guerra contro il Comune di Napoli. La società facente capo ad Alfredo Romeo, come è noto, a causa di crediti accumulati per compensi non corrisposti dalla precedente amministrazione per i precedenti servizi offerti, recentemente ha effettuato l’iscrizione al registro ipotecario per 104 beni comunali. Edifici privati, case popolari, negozi, botteghe, magazzini, beni gestiti dalla stessa Romeo che ora finiscono nel registro delle ipoteche in cambio di un credito di 21 milioni di euro. Tutti immobili destinati alla dismissione, individuati già dalla giunta Iervolino come possibile fonte di guadagno per le casse vuote di Palazzo San Giacomo. Edifici che attualmente, quindi, non possono essere venduti proprio per effetto dell’ipoteca chiesta da Romeo. Il Comune una volta ricevuta la notifica ha presentato opposizione contro la richiesta della società. Per l’Avvocatura quegli edifici valgono di più e l’azione della Romeo impedisce introiti economici necessari.Fin qui il contenzioso.
Ma in tutta questa storia ci sono anche delle “vittime” innocenti. Infatti, la Romeo, tra i compiti di gestione affidatale dal Comune di Napoli, ha anche quella di mediare le operazione di dismissione del patrimonio comunale. In particolare, la società di gestione immobiliare, comportandosi da agente immobiliare, ha proposto, a centinaia di inquilini storici degli immobili comunali, la possibilità di acquistare gli stessi, naturalmente a condizioni molto vantaggiose. A seguito di tanto, moltissimi inquilini hanno accettato l’offerta, si sono recati presso gli istituti di credito per richiedere un mutuo, hanno versato un acconto, hanno firmato un contratto preliminare.
Purtroppo, solo dopo il perfezionarsi dell’offerta comunale di vendita, molti di essi hanno appreso che a distanza di poco tempo dall’avvenuta conclusione dei contratti, la Romeo Gestioni S.p.A. aveva iscritto ipoteca giudiziale sui beni oggetto dell’offerta, aggravando la già lenta trattativa per l’acquisto, con tutte le conseguenze dannose per gli inquilini.
Molti delle vittime di questo illegittimo comportamento si sono rivolte all’Aidacon Consumatori – www.aidacon.it – al fine di ottenere giustizia. E’ palese, spiegal’Avv. Carlo Claps, Segretario Aidacon, il comportamento illegittimo della RomeoGestioni S.p.A.. Infatti, quest’ultima, sebbene era a conoscenza che, a causa dei propri crediti vantati nei confronti del Comune di Napoli, avrebbe, di lì a poco, proceduto alla iscrizione ipotecaria sugli immobili in oggetto, ha omesso di comunicarlo ai promittenti acquirenti, in violazione di più norme del Codice Civile, tra cui l’art. 1759 C.C. il quale stabilisce che il mediatore ha l’obbligo di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possono influire sulla conclusione di esso.
Tale palese inadempimento ha comportato che gli inquilini non potranno acquistare legittimamente i cespiti sino a quando la Gestione Romeo S.p.A. non avrà formalizzato la cancellazione dell’ipoteca legale in questione e dato seguito al mandato.
Le vittime di queste violazioni hanno subito gravi danni, soprattutto economici, in quanto hanno versato delle somme di denaro in acconto per effettuare l’acquisto degli immobili, che sarà difficile recuperare in tempi stretti, oltre al fatto di essersi impegnati contrattualmente con istituti di credito per l’attivazione dei mutui.
Abbiamo già provveduto a diffidare la Romeo, spiega ancora l’Avv. Carlo Claps, che con l’Avv. Luciano Del Giudice, sta curando il caso. In caso di mancata risposta, provvederemo ad adire l’Autorità giudiziaria competente, per ottenere il ristoro di tutti i danni subiti dagli inquilini.