Purtroppo ci risiamo !! L’Agenzia delle Entrate ci riprova e cala l’arma “fine del mondo” sui contribuenti. In silenzio, dopo un rinvio estivo e tre rivisitazioni in altrettanti decreti, appena due giorni fa l’Agenzia ha offerto al suo braccio, Equitalia, uno strumento letale per “ammazzare” definitivamente i contribuenti italiani. Infatti, il Governo, ha stabilito che dopo 60 giorni dall’avviso di mora inoltrato al contribuente, la società di riscossione potrà attivare i suoi mezzi per recuperare il debito, potrà iscrivere ipoteca sui beni dell’artigiano, dell’imprenditore considerato debitore, con conseguente comunicazione alla centrale rischi delle banche e chiusura dei fidi, potrà pignorare il suo conto corrente e far partire le ganasce fiscali sui veicoli di loro proprietà, senza aspettare l’esito dell’eventuale ricorso presentato dagli stessi. Da ieri, infatti, il “titolo di debito” è immediatamente esecutivo: basta un avviso per considerarti in mora. Ancora una volta, il nostro Governo, incapace di sanare lo spaventoso debito pubblico italiano, apre il portafogli degli italiani, per recuperare quattrini. Ancora una volta viene violato il diritto di difesa dei contribuenti, spiega l’Avv. Carlo Claps, Segretario Generale dell’Aidacon Consumatori. Dopo le tante battagli vinte dall’Aidacon, dopo aver ottenuto le prime sentenze in Italia che hanno stabilito l’illegittimità delle iscrizioni ipotecarie da parte della società di riscossione per un valore del debito inferiore agli ottomila euro e dopo che il Governo, a inizio estate sembrava aver ammesso l’illegittimità dell’azione delle società di riscossione, provvedendo ad innalzare a 20 mila euro il tetto per l’ipoteca sulla prima casa e preteso due avvisi prima di apporre le ganasce fiscali e dopo che, oramai, sembrava che si fosse intrapresa la strada giusta per garantire i diritti dei contribuenti, nei confronti delle pretese vantate dall’Equitalia per conto dell’Agenzia delle Entrate, all’improvviso, tutto ciò è stato vanificato, spazzato via, con un provvedimento adottato da Tremonti a tradimento, emanando una legge che dà al Fisco poteri mai visti nella storia della Repubblica. Praticamente, il contribuente, trascorsi 61 giorni dalla notifica dell’avviso ( notifica regolare o irregolare che sia) o paga l’intera somma o contesta pagandone un terzo (più gli interessi maturati). In sostanza, si deve saldare prima ancora dell’istruzione di un processo amministrativo che definisca chi ha ragione. E’ una vergogna, tuona l’Avv. Carlo Claps, ma noi non ci arrendiamo, tuteleremo gli onesti cittadini, gli imprenditori, che ogni giorno investono per creare aziende e contribuire alla crescita del nostro paese. Il Governo, invece di agevolare i propri contribuenti, soprattutto in un momento così delicato per l’economia globale, cercando di favorire il mondo del lavoro e dell’impresa, non sa fare altro che aumentare le tasse, favorire il gioco d’azzardo e rendere lecite le illecite azioni di recupero di presunti crediti autorizzando, addirittura, il sequestro di beni, l’ipoteca degli immobili ed i pignoramenti dei conti correnti bancari degli italiani. Noi non lo consentiremo !! I nostri legali hanno già preparato le diffide per avviare un Class Action !! I Giudici ci daranno ragione.
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