PROTESTA CONTRO L’EMERGENZA RIFIUTI CHE ALLONTANA LE PRESENZE A NAPOLI. DOMANI LA SERRATA DEL LUNGOMARE: UN DRAPPO NERO CONTRO LE ISTITUZIONI –

aidacon emergenzaIl LUNGOMARE si veste a lutto. Un “abito nero” per protestare contro l’emergenza rifiuti, il turismo in calo e una città che sta morendo. Trentaquattro ristoranti, bar e chalet aderenti ai consorzi “Borgo Partenope” e “Caracciolo Mergellina” domani abbassano la saracinesca. Un’intera giornata di sciopero. E nella fascia oraria tra le 13 e le 15, i camerieri e i datori di lavoro srotoleranno sul lungomare anche uno striscione nero lungo circa 5 chilometri, in segno di lutto, appunto.

“La nostra serrata vuole essere una provocazione contro le istituzioni che, di fatto, senza un progetto di rilancio turistico, si rendono complici di un lento declino della città, ormai sommersa dai rifiuti”, lancia un grido d’allarme Carmine Bucci, presidente dei due consorzi in sciopero. Un grido a cui, nell’incontro di presentazione dell’iniziativa, l’assessore al Commercio Mario Raffa risponde con un appello ai turisti: “Venite a Napoli, la città non è sporca come mostrano le immagini”. Ma proprio l’intervento di Raffa viene contestato dagli operatori e da alcuni cittadini.

Fischi e urla, contro il Comune e il suo immobilismo. Raffa spiega: “L’Asìa raccoglie i rifiuti, ma il problema è trovare dove sversarli, un problema che deve risolvere la Regione”. Così come sull’occupazione di suolo pubblico chiarisce: “Solo il 30 per cento dei locali della città non ha ottenuto risposte positive per i tavolini sul marciapiedi e il no è arrivato dalla Asl e dalle soprintendenze. Il resto ha il permesso. E comunque il numero di tavolini è inferiore rispetto agli altri anni, a causa di una legge nazionale del governo Berlusconi”. Ma questa risposta non basta a ristoratori e cittadini.

La risposta è furente: “Basta con lo scaricabarili. Assumetevi qualche responsabilità una volta tanto!”. E ad assumersi un impegno è Fabio Chiosi, presidente della I Municipalità che chiede di non “guardare a Barcellona o altri modelli, ma, proprio partendo dalla spia di malessere dei ristoratori di via Partenope, di rilanciare un modello Napoli. Noi come Municipalità siamo pronti a gestire le occupazioni di suolo pubblico, conoscendo il territorio”.

I due consorzi hanno anche avanzato una serie di proposte concrete, alcune già operative, per il rilancio dell’area. “Abbiamo acquistato una navetta per collegare i ristoranti con i parcheggi limitrofi”, dice ancora Bucci, “e abbiamo creato un sistema wi-fi che sarà operativo da gennaio”. Tra le iniziative anche un sito Internet di informazione turistica, corsi di lingua per i dipendenti dei locali e un cartellone di eventi culturali autopromossi. Sul fronte rifiuti “abbiamo avviato la procedura giudiziaria per ottenere il risarcimento dei danni subiti dai singoli consorziati a causa dell’emergenza rifiuti – spiega l’avvocato Carlo Claps – e la riduzione del 40 per cento della Tarsu. Inoltre abbiamo una serie di proposte per ridurre a nostre spese la quantità di rifiuti”.

Di Cristiana Zagaria

Fonte: repubblica.it

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