OGGI È POSSIBILE IL PIGNORAMENTO PRESSO TERZI DELLA PENSIONE PUÒ SENZA RISPETTARE IL LIMITE DI UN QUINTO !!

pignoramentoDopo l’approvazione del decreto legge “Salva Italia”, i pensionati che subiscono un pignoramento presso terzi della pensione  rischiano di perdere tutta la rata mensile e non più solo un quinto come invece previsto dal codice di procedura civile.  Lo stesso pericolo riguarda i lavoratori dipendenti con il salario mensile.

Infatti, a seguito dell’obbligo del conto corrente istituito con  la recente riforma emanata dal Governo nello scorso mese di dicembre 2012, che ha imposto all’Inps di versare le pensioni superiori a mille euro solo versandole in un conto corrente bancario o postale o anche su un libretto di risparmio, i pensionati sono obbligati ad aprire un conto corrente dove l’Inps fa automaticamente confluire le somme dovute mensilmente.

Tutto ciò, di fatto, ha dei riflessi gravissimi sui cittadini. Infatti, con tale  previsione normativa viene sovvertita tutta la disciplina dei pignoramenti presso terzi. È noto, infatti, che la legge consente al creditore la possibilità di pignorare la pensione (o i redditi di lavoro subordinato) nella misura massima di 1/5: ma tale limite opera solo se il pignoramento viene effettuato alla fonte, cioè direttamente a chi deve erogare l’emolumento e procedere all’accantonamento delle quote pignorate (l’Ente di Previdenza o il datore di lavoro). Invece, se il pignoramento viene effettuato in un momento successivo, presso la banca dove il pensionato o il lavoratore deposita le somme, tale limite non opera più e il creditore può pignorare tutti i risparmi che vi trova. Quindi, è possibile pignorare non più solo il quinto, ma il 100% della pensione o stipendio.

Pertanto, mentre prima dell’introduzione dell’obbligo del conto corrente per percepire stipendi o pensioni superiori a mille euro, il contribuente poteva decidere di ricevere le somme a mano presso la posta, ora, essendo obbligato a farle confluire su un conto corrente, ora non potrà  più sottrarre al rischio di un pignoramento integrale della pensione.

La previsione quindi del limite del quinto, a tutela della dignità umana, rischia di essere completamente svilita e superata per causa di una riforma pensata erroneamente ai soli fini fiscali, senza considerare le gravissime ripercussioni a carico dei lavoratori e/opensionati . Pertanto, è necessario che il Legislatore apporti urgenti correttivi alla normativa vigente in materia, in modo da evitare che il povero pensionato possa rischiare di essere aggredito, di perdere tutto e di non poter più sopravvivere….

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