L’Aidacon insorge contro il cartello delle compagnie telefoniche, alleate a danno dei consumatori per ottenere maggiori guadagni. La pratica della fatturazione a 28 giorni ormai in uso da circa due anni (dal questo mese coinvolge anche Sky) ha provocato la legittima reazione degli utenti, che si ritengono vessati.
Siamo stufi dei soliti cartelli a danno degli utenti, non basta la esigua multa dell’Autorità Garante, porteremo le compagnie davanti ad un giudice, per ottenere la fine del cartello e la restituzione delle somme ingiustamente pagate dai consumatori”.
L’Aidacon spiega anche come comportarsi nel caso in cui il proprio gestore abbia applicato la modifica contrattuale a danno del consumatore: l’utente può, preliminarmente, procedere con una diffida. Bisogna indirizzarla al proprio gestore di telefonia (e per conoscenza all’Aidacon) a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, a mezzo pec o tramite fax, contestando l’applicazione della fatturazione a 28 giorni e chiedendo il rimborso per ogni mese pagato, precisando che, in caso di mancata risposta, si procedere innanzi all’Autorità Giudiziaria competente.