CORONAVIRUS, VOUCHER PER I VIAGGI ANNULLATI. AIDACON: “ COSÌ SONO PENALIZZATI I CONSUMATORI” – DIFENDEREMO I TURISTI DANNEGGIATI!

La domanda è sempre la stessa: I consumatori che hanno prenotato i viaggi o i pacchetti turistici, versando un acconto, hanno diritto al rimborso delle somme?

Purtroppo,  precisa l’Avv. Carlo Claps,   l’articolo 88bis, introdotto  in sede di conversione in legge del decreto Cura Italia, ha confermato quanto disposto dalla normativa varata per l’emergenza coronavirus         ed  in particolare  dall’’art. 28, comma 5 del decreto legge n. 9 del 2 marzo 2020, che  ha previsto, in caso di annullamento del viaggio, a seguito dell’emergenza suddetta, che il rimborso “può essere effettuato mediante emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall’emissione”, anzi, con il predetto articolo, si è  addirittura precisato che il viaggiatore, una volta ricevuta la proposta di rimborso a mezzo voucher,  non ha possibilità di scelta.

Naturalmente, precisa ancora l’Avv. Claps, riteniamo che la normativa introdotta con la legge di conversione del Decreto Cura Italia,   sia in netto contrasto con la normativa comunitaria, fatta propria dal nostro ordinamento, che è chiaramente orientata per il “ favor consumatoris” con il Dlgs 79/11, Codice del Turismo, che ha attuato la Direttiva 2008/122 CE, nonché con la più recente Direttiva CE 2015/2302 che obbliga l’organizzatore del viaggio a garantire al consumatore il rimborso integrale di quanto pagato, senza addebito di penali!!

Pertanto, è evidente che sono stati calpestati i diritti di migliaia di consumatori, sono stati lesi i diritti  di tante famiglie in difficoltà. E’ fondamentale, precisa ancora Claps,  dare la possibilità di scelta al consumatore o, quanto meno, ampliare le garanzia di rimborso valutando, ad esempio, la possibilità di estendere i termini entro cui sfruttare i voucher e, nel caso di impossibilità di utilizzo degli stessi, garantire, comunque,  un rimborso in denaro!!

Per tali motivi, l’Aidacon non si fermerà e continuerà a difendere i turisti danneggiati, continuando ad invitare gli operatori turistici, in caso di annullamento dei viaggi,  a provvedere al rimborso in denaro. In mancanza, l’associazione agirà innanzi all’Autorità Giudiziaria competente, al fine di tutelare gli interessi dei consumatori, nonché chiederà l’intervento della Corte di Giustizia Europea per ottenere l’eliminazione questa norma iniqua ed illegittima.

A tal uopo, invitiamo tutti i consumatori danneggiati ad inviare le proprie segnalazioni all’indirizzo e-mail:  [email protected]

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