A seguito della decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime le leggi regionali con cui Puglia, Basilicata e Campania avevano vietato l’installazione sul loro territorio di impianti di produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di stoccaggio di rifiuti radioattivi, l’Aidacon ( Associazione Italiana per la Difesa dell’Ambiente e dei Consumatori) – alza gli scudi e si prepara ad una lunga battaglia.
Infatti, l’Associazione, che conta oltre 2.000 iscritti, è pronta a ostacolare, con ogni mezzo, l’installazione di impianti nucleari in Campania. La nostra Regione ha già il grande problema dei rifiuti, spiega l’Avv. Carlo Claps, Segretario dell’Associazione, che ha comportato, negli anni, l’inquinamento della maggior parte delle falde acquifere e di numerossissimi terreni, con tutte le gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini, come l’aumento spaventoso di casi di tumore tra i nostri corregionali. Pertanto, non possiamo permetterci di installare un impianto di produzione di energia nucleare, il quale comporterebbe numerosi problemi, sia per quanto riguarda il luogo di installazione, sia lo smaltimento delle scorie nucleari, nonché il pericolo derivante da possibili guasti alla centrale, che provocherebbero disastri ambientali irreparabili.
Per tali motivi, l’Associazione si attiverà per promuovere campagne di informazione dei cittadini, manifestazioni di protesta, oltre ad azioni legali, se necessario, per contrastare un eventuale provvedimento legislativo che prevedesse l’installazione di un impianto nucleare in Campania.
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