Centinaia di telefonate hanno fatto impazzire i centralini dell’Aidacon negli ultimi mesi. Tantissimi automobilisti disperati, hanno telefonato da Napoli e da Roma, a causa delle presunte infrazioni accertate a carico dagli stessi per aver oltrepassato i varchi delle “famose” Zone a Traffico Limitato (ZTL) Ma procediamo con ordine.
NAPOLI – Oramai da qualche mese il Comune di Napoli ha attivato il varco elettronico posto in Calata Trinità Maggiore, il quale registra gli accessi quotidiani di veicoli autorizzati e non alla zona a traffico limitato che comprende Piazza del Gesù e gran parte del centro storico. Ebbene, ogni giorno centinaia di automobilisti vengono multati ( € 78,00) per aver trasgredito al divieto di transito nella Ztl. In pratica, secondo alcuni dati, considerando che i passaggi medi giornalieri, in quel varco, sono circa 2,000 e che gli automobilisti multati sono quasi la metà, il Comune, per queste presunte infrazioni, potrebbe incassare milioni di euro al mese. Purtroppo, però, il sistema di rilevazione delle infrazioni, così come denunciato da centinaia di automobilisti, non sarebbe tanto chiaro…. Infatti, come precisa l’Avv. Carlo Claps, Segretario dell’Aidacon , tantissime sono le infrazioni che sono state accertate dal sistema di rilevamento automatico a distanza di pochissimi minuti. Ad esempio, il Sig. G.N., ha ricevuto quattro verbali relativi ad infrazioni che sarebbero avvenute a distanza di 7 minuti!!!!
ROMA – Impietosi i sistemi di rilevazione elettronici che “sorvegliano” i varchi di accesso alle Ztl della capitale, che non concedono scampo. Tantissimi automobilisti ci hanno segnalato di aver ricevuto diverse multe per aver violato il divieto di circolazione nelle zone a traffico limitato, però, accertate nello stesso giorno e a distanza di pochissimi minuti. Addirittura, una società che trasporta generi alimentari e che effettua consegne ai negozi situati all’interno della zona “off limits” si è vista notificare più di 150 multe per presunte violazioni commesse nello stesso mese, con la media di 5 al giorno e a distanza di pochissimi minuti !!! Naturalmente, i legali dell’Aidacon hanno effettuato i ricorsi depositati presso gli Uffici dei Giudici di Pace competenti, anche per far accertare la regolarità delle constatazioni ed ottenere le verifiche dei sistemi di rilevazione automatica. Nel contempo, sono state inviate lettere di diffida con le quali sono stati invitati i Comuni e le Polizie Locali, ad effettuare le dovute verifiche degli apparecchi elettronici, ma, soprattutto, ad adottare il “buon senso” al momento della redazione del verbale di accertamento, evitando di notificare multe per infrazioni accertate a pochi minuti di distanza, considerando anche che, a partire dal gennaio 2010, un’automobilsta che intende proporre un ricorso al Giudice di Pace, per un illegittimo accertamento di una violazione al Codice della Strada, è costretto a pagare una tassa (contributo unificato) di € 30,00 fino a € 170,00, a secondo del valore della multa !!!
Articoli Collegati